Antoon Van Dyck- Salita al calvario-Studio P. Crisostomi srl
Antoon Van Dyck- Salita al calvario PDF Stampa E-mail

L’opera si presentava montata su un passepartout con doppia finestra mediante una serie di piccole brachette in carta, incollate sul verso del supporto cartaceo.

In primo luogo si è proceduto al distacco dell’opera dal passepartout mediante il taglio delle brachette in carta lungo il margine della finestra posteriore del passepartout.

Successivamente è stato documentato lo stato di conservazione dell’opera mediante la realizzazione di una serie di riprese fotografiche digitali, sia in formato JPEG che TIFF, con una fotocamera digitale Nikon D5100 da 16,2 megapixel, con obiettivo Nikkor 18-55. Con la stessa fotocamera sono state realizzate le riprese raccolte nel corso dell’intervento.

È seguita la raccolta di informazioni diagnostiche tramite la realizzazione di riprese fotografiche digitali. A tale scopo sono stati utilizzati:

una fonte luminosa a raggi ultravioletti (lampada di Wood);

un microscopio digitale portatile da 1,3 megapixel, con fonte luminosa a led, capace di ingrandimenti fino a 200x, collegabile ad un pc mediante connessione USB, in grado di catturare video ed immagini tramite un software di gestione;

un secondo microscopio digitale, con caratteristiche del tutto simili al primo, ma dotato di una fonte luminosa agli ultravioletti.

Terminate le operazioni preliminari, si è proceduto in primo luogo alla depolveratura dell’opera con pennello a setole morbide, prestando particolare attenzione in considerazione dei danni del supporto cartaceo.

Rimosse le sostanze improprie dalla superficie dell’opera, è stata effettuata la misurazione del pH con pHmetro a contatto digitale (valore registrato 4,7) ed è stata testata la stabilità delle mediazioni grafiche con un tampone di cotone idrofilo leggermente inumidito con acqua deionizzata.

Successivamente sono state rimosse le piccole brachette in carta che assicuravano l’opera al passepartout. In considerazione del risultato fornito dalla misurazione del pH, si è deciso di procedere alla deacidificazione del supporto cartaceo. É seguita l’asciugatura non forzata su carta filtro.

Si è poi proceduto al risarcimento della lacuna presente sul supporto, a tale scopo è stata utilizzata la tecnica dell’intarsio.

L’ultima operazione effettuata è stata la velatura totale dell’opera.

Terminata l’asciugatura, è stata realizzata l’integrazione cromatica “sottotono” del risarcimento della lacuna.

Conclusi gli interventi, si è proceduto al riposizionamento dell’opera all’interno del passepartout originale. Al termine delle operazioni, sono state raccolte ulteriori riprese fotografiche digitali, in formato JPEG e TIFF, per documentare l’esito dell’intervento.


 


Intervento realizzato con il contributo di:

METAMORFOSI ASSOCIAZIONE CULTURALE


 

 

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