Officina Bodoni-Studio P. Crisostomi srl
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Il progetto di restauro, recentemente concluso, è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il fondo dell'otto per mille dell'IRPEF, devoluto dai cittadini alla diretta gestione statale per l'anno 2010.

Di seguito è riproposta la documentazione relativa all'opera di restauro conservativo eseguita sulla suppellettile tipografico-fusoria e sugli altri cimeli appartenuti all'officina Bodoni. Si tratta di oggetti di primaria importanza per la documentazione storica riguardante l'attività tipografica dell'Italia piemontese della seconda metà del 700.

Per approfondimenti circa la persona di Giambattista Bodoni e la sua attività tipografica, si rimanda al link del sito del Museo Bodoniano. Di seguito verranno riproposte, sottoforma di scatti fotografici, le fasi salienti dell'intervento di restauro, suddivisi per tipologia di materiale. Oggetto di restauro sono stati circa 9000 punzoni, suddivisi in 253 serie di punzoni originali e relative cassette lignee, 25 strumenti e 30 forme di fusione. Naturalmente, qui è mostrata solo una parte degli oggetti che sono stati sottoposti all'intervento.

CARTEGGIO DI BODONI

(cass. 31)

STATO DI CONSERVAZIONE

Le carte presentavano un deposito superficiale diffuso di particolato atmosferico. Erano visibili, inoltre lacune importanti e strappi. La superficie presentava, inoltre, un pH debolmente acido.

INTERVENTI DI RESTAURO CONSERVATIVO

Le carte sono state depolverate con pennelli a setole morbide e lavate in acqua deionizzata. Sono poi state sottoposte ad un trattamento deacidificante e successivamente collate a pennello con metilcellulosa. Una volta asciugate, esse sono state restaurate con carta giapponese di colore e spessore adeguati. Ogni carta è stata inserita in una cartellina in cartone Museum idoneo per la conservazione. Le cartelline sono conservate all’interno di una cartella con rimbocchi e lacci in tessuto; i piatti sono in cartone per la conservazione rivestito esternamente in tela ed internamente in carta Ingres.





PRIMA  del RESTAURO







































































DOPO il RESTAURO

PUNZONI GRANDI CON SCATOLE IN LEGNO

B425 - Maiuscole Latine Corsive Asti

STATO DI CONSERVAZIONE

Le parti lignee e metalliche presentavano un deposito di particolato atmosferico diffuso. Inoltre, sulla superficie, erano rilevabili tracce di sostanze oleose, probabilmente utilizzate nei lavori di stampa, e depositatisi nel corso degli anni, oltre che, sulle zone metalliche, tracce di ossidazione in corso.


PRIMA  del RESTAURO







































































DOPO il RESTAURO


DURANTE  il RESTAURO










































































Oltre ai punzoni contenuti nelle scatole lignee, ve n'erano altri di dimensione più ridotta, conservati in scatole di plexiglass, e privi di un contenitore ligneo. Per questi ultimi, gli interventi di restauro conservativo sono stati i medesimi dei precedenti.

PRIMA DEL RESTAURO

DOPO IL RESTAURO

I punzoni, una volta restaurati, sono stati ricondizionati in una scatola in plexiglass, ideale per la conservazione dei beni.

PUNZONI PER COPERTE

(n° 103)


PRIMA  del RESTAURO







































































DOPO il RESTAURO

Durante il progetto di restauro, sono stati affrontati anche diversi lavori sugli strumenti utilizzati all'interno dell'officina Bodoni.

Di seguito sono proposte alcune immagini, rappresentanti lo stato prima e dopo gli interventi di restauro conservativo svolti.

PRIMA DOPO

Tra gli strumenti, degni di considerazione sono anche alcune pregiate lastre in rame, utilizzate per le illustrazioni dei volumi, e una serie di caratteri cinesi in legno.

Di seguito ne vengono riportate alcune fotografie, anch'esse relative allo stato di conservazione prima e dopo il restauro.

PRIMA DOPO

Sono state inoltre trattate 30 forme di fusione, utilizzate per la realizzazione dei punzoni.

Di seguito ne è riportata ad esempio una, nelle sue condizioni prima e dopo l'intervento di restauro conservativo.

PRIMA DOPO

Il progetto di restauro, recentemente concluso, è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con il fondo dell'otto per mille dell'IRPEF, devoluto dai cittadini alla diretta gestione statale per l'anno 2010.


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